Chi sono
La mia esperienza inizia a quattordici anni, quando portai il primo piattino di pappa a un randagio entrato nel cortile condominiale. Si chiamava Tigre. Quanto meno era il nome che gli avevo dato io. Era un vero randa, sempre pieno di cicatrici, un naso affettato che parlava da solo, il mantello bianco e grigio annerito di fuliggine (mai capito dove andasse a dormire!).
In breve tempo tra la popolazione felina della zona si è sparsa la voce che la sera c’era una ragazzina che sfamava un micio, così poco dopo si è presentato Onofrio, la Cechina e la sua inseparabile compagna Coccolona, e poi Rufus, Golia, Romeo, Camillo e la sua mamma, Poldo, Gattone, Miagoloso, i fratellini Lilly e Gruber e più avanti gli altri fratellini Grisù, Magoo e Artù con la loro fantastica mammina tricolore; e come non ricordare Nocciola e Cremina, Piera e suo figlio Pierino, la Vecchietta, Luna e i suoi splendidi cuccioli, Trudi, Bruni e la Iena, Martino, Yoghi, T-Rex, la Pelosa, Tigro e… mamma mia… molti altri ancora fino a raggiungere nel tempo 16 gatti che arrivavano tutti insieme alla stessa ora, non più nel cortile condominiale (perché gli altri condomini mi avrebbero fucilato!) ma nel cortile sul retro di una struttura in disuso di fronte a casa. All’ora della pappa mi correvano incontro con le loro code dritte come a dire ‘Io ci sono! Ci sono anche io! Hei, un piattino anche a me, grazie!’.
Raggiunti i 16 ho cominciato a sterilizzarli e questo ha fatto sì che nel tempo la colonia si sia ridotta fino a scomparire del tutto, trent’anni esatti dopo quella prima timida pappa in cortile.
Come gattara ho acquisito un’esperienza invidiabile, e non solo per quello che ora so di baffuti ma per quello che mi hanno lasciato, per le battaglie che abbiamo affrontato insieme, per le cure somministrate nei posti più impensabili e nelle condizioni meno favorevoli, per essermi presa cura di loro dal momento in cui hanno messo le zampe nella mia vita fino al loro ultimo respiro, ripagando al meglio che ho potuto la loro incredibile e incrollabile fiducia. Di errori ne ho fatti tanti, l’esperienza arriva anche sbagliando e provando, ma alla fine posso dire di essere diventata la gattara che tutti i randa vorrebbero avere!
Ora faccio fatica a ricordare tutti i nomi e i mantelli di quei fantastici gatti. In quegli anni in colonia ne sono passati almeno cento, fra chi è stato poco perché solo di passaggio su questa terra o semplicemente verso un’altra destinazione e chi ha trascorso insieme a me tutta la sua lunga e pericolosa vita da randa.
Anche a casa c’erano sempre code in giro: Nero, Frida, Minnie, Stellina e Bigola ci hanno accompagnato passo passo, inoltre transitavano e a volte si fermavano anche i gatti malati provenienti dalla colonia e che, per motivi di salute, non ci potevano tornare. Adesso a casa è rimasta solo la conigliona Muffola, adottata tempo fa insieme ad altri tre splendidi coniglioni: Rodolfo, Mimosa e Gru.
La mia storia come quella di tutti quelli che si occupano di randagi e animali sfortunati è velata di tristezza, ma se c’è una cosa che mi manca sono proprio loro, i compagni delle oltre 10.000 sere trascorse in strada con il caldo, il freddo, la pioggia o la neve aspettando che tutti venissero a mangiare e, qualcuno, a scaldarsi o a riposare sulle mie ginocchia.
Scrivere questa pagina è stata un’occasione per ricordare alcuni dei loro nomi, altrimenti persi nella polvere di una strada, e ammettere quanto sia stata profonda l’impronta che hanno lasciato dentro di me.
Nel 2001 ho deciso di mettere a frutto questa esperienza per accudire mici più fortunati dei miei, quelli che una casa ce l’avevano e anche dei padroni attenti e affettuosi.
Ovviamente ho fatto altro nella vita oltre a occuparmi di animali. Per venticinque anni ho lavorato per varie aziende, ma non vi preoccupate, non mi dilungherò anche in racconti di lavoro!
Insomma, se mi avete seguito fin qui avrete intuito che tipo di persona sono, perciò se cercate un servizio di pet sitting di qualità e volete essere sicuri di affidare il vostro piccolo a una persona attenta, esperta e consapevole non dovete fare altro che chiamarmi.